I labirinti e le incisioni di questi simboli nella roccia e nella pietra risalgono a oltre 4.000 anni fa. Sono stati rinvenuti in tutti i continenti del mondo. Ci sono figure simili incise nei mosaici romani, nelle grotte, nelle scogliere, nelle tombe, sui pavimenti in pietra delle chiese medievali e scolpite nel tappeto erboso.“Questa universalità del labirinto dimostra che esiste qualcosa di comune, condiviso da tutti i sistemi culturali antichi, e che esiste qualcosa di fondamentalmente centrale, visto come il simbolo della nostra origine e della nostra destinazione finale”.Non esiste un modo “giusto” di percorrere il labirinto, né pensieri “giusti” da avere. Il percorso è come quello della vita: con curve e svolte, sensazioni di smarrimento, incontri con altre persone lungo la via, un brivido di piacere quando ci si avvicina al centro e, a volte, un lampo di intuizione prima di uscire.